TUMORE COLON e COLON RETTO NEOPLASIE INTESTINALI

Tumore (o neoplasia) è una definizione omnicomprensiva, che indica qualsiasi lesione che occupa spazio all’interno di un organo.

Il tumore del colon e il tumore del colon retto, in base alle caratteristiche istologiche, che si ottengono esaminando al microscopio un pezzetino di materiale, prelevato con una pinza per biopsia, potrà dimostrarsi benigno, quando è una semplice reazione iperploliferativa della mucosa ad uno stimolo infiammatorio o di altro genere.

Si dice quindi che il polipo iperplastico ed il polipo infiammatorio non sono preoccupanti perché non sonopolipo infiammatorio non sono preoccupanti perché non sono lesioni precancerose come sono invece i polipi adenomatosi.

Le lesioni iperplastiche ed infiammatorie si accomunano, ma in realtà non sono identiche. Quelle iperplastiche sono dovute ad un rigonfiamento (iperplasia) cellulare che può non essere dovuta all’infiammazione, ma ad altre cause: per esempio il tentativo di autoriparazione che il tessuto mette in atto.

Oppure l’istologia dimostra che la lesione bioptizzata è tumorale (adenomatosa) benigna e presenta diversi gradi di displasia. La displasia è data da alcune anomalìe morfologiche, valutabili al microscopio, che indicano il progredire della malignità della lesione, che arriva sino al grado severo, che significa cancro in situ.

Attualmente la classificazione prevede due livelli di displasia: basso ed alto grado.
A questo punto entrano in gioco altri fattori prognostici di malignità, tra cui la dimensione del tumore, l’aspetto esterno, il suo progredire per contiguità o a distanza, attrasverso i vasi ematici o linfatici.
Soprattutto è importante definire se c’è infiltrazione al di sotto dello strato mucoso, nel caso dei visceri cavi come l’esofago, lo stomaco o il colon.

I Tumori benigni al colon sono:

  1. I polipi iperplastici
  2. I polipi infiammatori
  3. Gli adenomi serrati
  4. Gli adenomi a basso grado di displasia
  5. I lipomi
  6. I leiomiomi
  7. Gli amartomi
  8. I polipi fibroepiteliali
  9. I neurofibromi.

I tumori benigni del colon generalmente non dànno sintomi,

ma talvolta anche i polipi di piccole dimensioni possono sanguinare e dare segno di sé con l’anemizzazione ed il sangue occulto fecale positivo, all’esame di laboratorio delle feci.

Uno dei principali obiettivi della medicina moderna è la prevenzione, e soprattutto la prevenzione dei tumori. Nel colon possono formarsi escrescenze della mucosa che sono i polipi intestinali. I quali polipi diventeranno cancri.

Perciò bisogna indagare, eseguendo la colonscopia, la formazione di questi polipi, per poterli resecare, nel corso della stessa colonscopia, quando sono ancora di piccole dimensioni (polipectomia endoscopica). I tumori benigni e maligni del colon e del retto sono molto frequenti.

I tumori benigni del colon vanno resecati con la tecnica della polipectomia endoscopica in corso di colonscopia per evitare che diventino maligni.

I tumori benigni (come i lipomi) debbono essere resecati, talora anche con intervento chirurgico, se sono voluminosi e creano problemi di canalizzazione.

 

La prevenzione.

Cos’è esattamente la prevenzione

Esiste una prevenzione

A) primaria che consiste nell’identificare e modificare i fattori che, avendo una valenza eziologica e patogenetica, possono portare allo sviluppo di una neoplasia; stile di vita, alimentazione

B) secondaria che consiste nella precoce identificazione di lesioni pre-neoplastiche la cui eliminazione previene la formazione di una neoplasia.

La prevenzione secondaria è evidente, da risultati immediati, documentabili e tangibili in poco tempo. Trovo un polipo e lo reseco!

La prevenzione primaria è meno eclatante ed appariscente, perché i dati disponibili dalla ricerca non permettono ancora una soddisfacente applicazione pratica:
– necessita di grossi investimenti organizzativi e di investimenti;
– va attuata fin dalla giovane età;
– l’utilità è visibile solo a distanza di molti anni.

La prevenzione primaria è rappresentata da:
– Fattori genetici
– Fattori ambientali
– Chemioprevenzione

  1. Fattori genetici.
    Anche se abbiamo molte conoscenze sulle alterazioni genetiche che si verificano durante il processo di cancerogenesi ed i fattori genetici sicuramente saranno la prevenzione del futuro, non sono attualmente disponibili test specifici realmente utili per prevenire la neoplasia del colon-retto e neanche per diagnosticarli precocemente.

2. Fattori ambientali. Dieta

● L’alimentazione riveste un ruolo fondamentale nella eziopatogenesi del cancro gastrointestinale.
● Una dieta ricca di grassi e povera di vegetali è associata al cancro.

Si stima che tra 40 e i 60% dei tumori potrebbe essere evitato con una dieta congrua.

L’alimentazione è fondamentale per le energie necessarie per vivere, ma un eccesso può determinare squilibri rappresentati da:
– infiammazione;
– radicali liberi;
– sostanze tossiche;
– stress ossidativo;
– acidi grassi.

Sono proprio questi squilibri che rivestono un ruolo -anche se non ancora ben chiaro- nella eziopatogenesi del cancro dell’apparato digerente e del colon retto in particolare.

Infiammazione:
 recenti ricerche confermano come la nutrizione possa influenzare i fenomeni infiammatori: infatti diete ricche di grassi, di carboidrati, di alcol e povere di fibre e di omega3 aumentano i processi infiammatori dell’organismo
I processi infiammatori sono direttamente coinvolti nello sviluppo delle neoplasie.

I radicali liberi:
sono prodotti di “scarto” che si formano all’interno delle cellule del corpo quando l’ossigeno viene utilizzato nei processi metabolici (ossidazione).
Se sono in quantità minima, aiutano il sistema immunitario nell’eliminazione dei germi e nella difesa dai batteri;
se presenti in quantità eccessiva, possono causare gravi danni ai processi dell’organismo.
Sono i veri distruttori delle strutture cellulari e sono responsabili dell’invecchiamento, dell’aterosclerosi, delle malattie degenerative, del cancro.

Le sostanze tossiche:
possono trovarsi in natura negli alimenti, come le micotossine nei funghi velenosi, le tossine marine, gli ossalati, i fitati o sotto forma di contaminazioni chimiche quali fertilizzanti, pesticidi, additivi, conservanti, piombo, mercurio, cadmio o contaminazioni microbiche sia batteriche che virali.
L’aumento nell’organismo delle sostanze dannose determina processi di ossidazione (stress ossidativi) che sono la causa di molte malattie, tra cui le neoplasie.

Acidi grassi:
sono importanti nella genesi del cancro per la possibilità di veicolare i cancerogeni e favorire la formazione di radicali liberi.
La modalità con cui agiscono non è nota ma sarebbe mediata da un aumentata sintesi di colesterolo e acidi biliari, che causerebbero un danno alle cellule del colon con la partecipazione dei batteri che convertono queste sostanze in potenzialmente tossiche.
Particolarmente dannosi i grassi saturi e soprattutto i trans

Gli acidi grassi trans (cosidetti per la posizione di carbonio, idrogeno, ossigeno) si formano dai grassi insaturi, a causa delle alte temperature di cottura, per processi di idrogenazione e
raffinazione degli oli vegetali.
– Si formano anche nello stomaco dei ruminanti a causa dell’azione di batteri, per cui una piccola quantità di grassi trans è presente nel latte, nei prodotti caseari, nella carne dei ruminanti.
La suddivisione fra carne rossa e bianca va rivisitata: per esempio non si trovano nella carne di cavallo, di cinghiale, di maiale, perché non sono ruminanti!)
– Le temperature ottenute nei processi di raffinazione si ottengono facilmente anche friggendo per qualche decina di minuti un olio vegetale. Ecco perché i fritti, anche a partire da oli vegetali ricchi di grassi polinsaturi, sono comunque dannosi.

 

Nutrienti protettivi

Fortunatamente oltre ad infiammazione, stress ossidativi e radicali liberi nel cibo sono presenti numerosi principi protettivi. Le sostanze antiossidanti neutralizzano l’azione delle sostanze cancerogene

I principali antiossidanti sono i Polifenoli contenuti in:
uva e vino;
olive e olio extravergine da oliva,
Tè, cioccolato nero fondente
Ravanello, cavolfiore, broccoli, barbabietola rossa, cavolo,
pomodori, aglio

C) Chemioprevenzione

COS’È

La chemio-prevenzione è una strategia terapeutica che consiste nel prevenire e contrastare l’insorgenza e lo sviluppo di tumori tramite l’assunzione di farmaci, sostanze naturali o alimenti in grado di rallentare il processo di cancerogenesi.

Chemioprevenzione: è la supplementazione dietetica con sostanze che avrebbero un effetto  antiossidante e anticancerogeno in grado di prevenire la formazione del cancro;
è una delle basi della prevenzione primaria.
– ASA e FANS
– Vitamine A, B2, C, E, beta carotene
– Minerali zinco, selenio
– Calcio e vit. D

Stile di vita
● E’ stata dimostrata recentemente una relazione tra attività fisica e ridotta incidenza di cancro, probabilmente mediante l’azione sul fattore di crescita, sul peptide C e sull’insulina.
● Nei soggetti obesi, in quelli che fanno uso di alimenti ricchi di grassi, zuccheri e poveri di fibre, nei fumatori, nei soggetti che abusano di alcol, sono spesso riscontrabili infiammazioni, stress ossidativi e una maggiore presenza di cancro del colon.

Mantenere un’attività fisica di alto livello: almeno 2 ore di intensa attività a settimana (il tipo di attività cambia con l’invecchiamento).
Evitare il sovrappeso e mantenere il peso ideale fin dall’infanzia.
Mangiare cibi ricchi di fibre e grano integrale e controllare l’introduzione di zuccheri e cibi prodotti con farine bianche.
Mirare a mangiare almeno 3 porzioni al giorno di frutta e verdura.
Moderata introduzione di grassi alimentari (es. prodotti caseari e carni grasse) scegliendo i formaggi light e rimuovendo il grasso visibile della carne e la pelle dei polli. I grassi introdotti come “aggiunti” durante la cottura possono essere sostituiti con oli vegetali e possibilmente olio extravergine di oliva.

Ricordarsi che pesce e fagioli sono un’alternativa appetitosa alla carne.
Bere acqua e, in caso di assunzione di alcolici, bere meno di 2 bicchieri di birra o vino al giorno.
La scelta e la conservazione dei cibi sono molto importanti: preferire cibi freschi locali di stagione o cibi congelati.
Una cottura salutare significa utilizzare poco olio o grassi e cuocere a basse temperature per poco tempo.

 

PREVENZIONE SECONDARIA

Colonscopia 1° scelta
Consente inoltre:
– asportazione del polipo
– esecuzione di biopsie
– magnificazione delle immagini (cromoscopia)
– IA Intelligenza Artificiale

Colonscopia virtuale.
Indagine TAC con peculiare interesse all’intera cornice colo-rettale con ricostruzione tridimensionale al computer;
non rileva polipi al di sotto di 6 mm (falsi negativi) – falsi positivi.

Clisma opaco a doppio contrasto (obsoleto) anche se, eseguito con scrupolo, può essere alternativo alla TC-Colografia
Push enteroscopy (per polipi del piccolo intestino): si effettua solo per procedure operative: polipectomie, bruciature di angiodisplasie, ecc. … in centri di terzo livello
Entero-TAC o Entero-RM

 

Il Dott. Prof. Antonio Iannetti parla di “Tumore del Colon” ospite al programma Che Impresa – NSL Canale TV 88


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